Image

Intersezioni

Questa sezione  nasce da uno  stimolo  quasi naturale all’interno dei fenomeni sociali complessi, quali la Tratta degli esseri umani, il tema dello sfruttamento in tutte le sue declinazioni, delle vulnerabilità multiple e delle disuguaglianze  i flussi migratori misti, la violenza di genere nei processi migratori e di sfruttamento, la posizione dei minori accompagnati e non accompagnati e delle persone detenute.

In questi  ultimi anni è cresciuta la propensione alla ricerca e allo studio di questi fenomeni in un’ottica di  l’intersezionalità, di conseguenza anche le Politiche Pubbliche e gli interventi legislativi stanno andando verso questa direzione, al fine di armonizzare gli interventi e la tutela 

Nei Sitemi Antitratta non mancano le esortazioni, anche all’interno degli Avvisi pubblici a collaborare con quei segmenti  che, per semplificare chiameremo “Contenitori di Confine “, come quello dei richiedenti la protezione internazionale, della violenza di genere , dei minori stranieri non accompagnati e giovani adulti, della giustizia  minorile e dell’area detenzione.

Un posto speciale nelle attività di ricerca e di terza missione che le università con cui il progetto Navigare collabora, è riservato all’individuazione del perimetro dei diritti umani  entro il quale ricavare politiche e norme volte, sia a proteggere le persone, sia a tentare di contrastare le attività criminali che speculano sul bisogno di migrare e sulla vulnerabilità delle vittime. La migrante è una persona dal profilo identitario complesso ed è su questa complessità che deve intervenire la politica mettendo al centro i diritti.

Questa sezione intende guidare il lettore attraverso uno sguardo intersezionale verso  molteplici direzioni, offrire punti di vista innovativi, produrre conoscenza, nell’intento di non mettere delle etichette  e sottrarre le persone migranti da un facile stigma.

La scelta del progetto Navigare di estendere e metticciare tutte le esperienze all’interno di progettualità Locali, nazionali e Europee con la metodologia del lavoro multidisciplinare per mettere al centro le persone e non la loro strumentalizzazione, nasce dal basso, dalle progettualità in essere e da quelle azioni sperimentali ereditate nel tempo.